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LOVERS, 2017

Archival Pigment Print on Hahnemühle Photo Rag on Dibond, framed, wenge wood

46 x 83 cm

In Lovers i soggetti sono stati ritratti durante l’attimo intimo e delicato di un abbraccio. La freddezza cromatica della scena viene annullata dalla dolcezza del gesto che esclude lo spettatore, impedendoci di vedere tutto ciò che il nostro spirito voyeurista reclama. Attraverso i nascondimenti messi in scena, ci viene rivelato un altro modo di guardare che si concentra sulle porzioni periferiche del ritratto, piuttosto che sulla loquacità dello sguardo di chi è raffigurato. I volti celati dei protagonisti, infatti, ci invitano a cercare nella texture della pelle nuda, nella postura e nei pochi altri elementi che compongono l’inquadratura, gli indizi necessari a svelarne l’identità. Essa è però resa confusa dall’intreccio creato dai corpi, e noi siamo costretti ad accettare l’ambiguità dell’immagine che si presta a molteplici soluzioni interpretative. La serie trova posto all’interno di una più ampia riflessione sul ritratto, portata avanti da Karin Schmuck, che si concentra sulla negazione dello sguardo come pretesto attraverso cui sviluppare forme narrative non convenzionali.

 

Nella sua ricerca Karin Schmuck riformula il genere del ritratto, da guardare attraverso l’ambiente e i gesti dei soggetti, piuttosto che sulle implicazioni psicologiche attribuite al loro sguardo, che viene sistematicamente negato.

                                                                                                                                                                                                                                                                          Monica Poggi

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